Immagina di svegliarti e di sentire come prima cosa l’odore della lavanda. Non sarebbe magnifico? La lavanda è una delle piante aromatiche più valide che ci siano in natura. È bellissima sia sotto il punto di vista estetico, in quanto si caratterizza di fiorellini dalla forma delicata e da quel tipico colore violetto, quasi tendente al blu.
Inoltre, è magnifica anche per particolare odore di cui si avvale: fresco, delicato, avvolgente e della proprietà rilassanti. In Italia, la coltivazione della lavanda è molto attiva, tanto da generare delle vere e proprie distese di questa pianta. Coltivarla in vaso, o in giardino, non è per nulla difficoltoso. Vediamo insieme cosa bisogna fare:
Lavanda: i benefici
La lavanda è molto più che una semplice pianta: dietro quella affascinante estetica di cui è dotata, si nasconde tanto altro ancora. La lavanda, infatti, gode di una serie di effetti benefici. Per citarne uno, al suo interno sono presenti svariati elementi antiossidanti, come ad esempio i flavonoidi ed i tannini. Respirarne il profumo, quindi, equivale anche a “disintossicare” le nostre vie respiratorie.
Oltre che i polmoni, può avere un effetto “depurativo” anche nei confronti della nostra mente, regalandoci relax e benessere generale. In commercio si trovano anche molte tisane ed infusi a base di lavanda, che hanno un effetto puramente diuretico e drenante, nonché di favorire la salute della nostre vie urinarie.
Ecco come si coltiva la lavanda:
Che sia una coltivazione in vaso, oppure in piena terra, la lavanda necessita di essere posizionata in un luogo che sia abbastanza luminoso, ma non a contatto diretto con i raggi solari altrimenti finirebbe per seccarsi. Si può decidere di praticare una coltivazione da zero, con i semi, oppure dalle talee (come è consigliato fare per questioni di tempo). Vediamo come fare:
- Terreno: la lavanda cresce bene in un terreno che sia strutturalmente poco compatto e dal pH basico. Prima di inserire al suo interno i semi, o la talea, è bene lavorare con una pala così da renderlo più drenante. Per favorire il corretto drenaggio dei liquidi, si può decidere di unire al suo interno anche un po’ di sabbia;
- Piantare: se lo si fa in vaso, bisogna sceglierne uno che abbia i fori di drenaggio sul fondo. Basta scavare una piccola buchetta nel terreno ed inserire un mucchietto di 9/10 semi di lavanda o, in alternativa, la talea;
- Irrigazione: il rapporto tra l’acqua e la lavanda è alquanto ambiguo. Esse non richiedono un apporto idrico particolarmente elevato, anzi nei periodi più freddi dell’anno è consigliato non innaffiare affatto. In primavera, invece, è sufficiente farlo una volta al mese, mentre in estate una volta la settimana. Subito dopo aver piantato i semi, o la talea, sarà sufficiente rendere il terreno abbastanza umido, non troppo zuppo d’acqua;
Nel caso in cui si siano utilizzati i semi, potrebbero volerci addirittura degli anni (circa 2 o 3) per ottenere una pianta bella folta e profumata. Meno, invece, è il tempo necessario quando si utilizzano le talee. Infatti, le talee di lavanda sviluppando le proprie radice in circa 1 o 2 mesi.
Inoltre, per ottenere delle piante sane e vigorose, è utile usare del fertilizzante specifico per lavanda. La modalità d’uso dello stesso sarà riportata sulla confezione. La potatura, invece, dovrà essere effettuata solo quando necessario. Detto questo, prova anche a coltivare la tua lavanda, vedrai che è molto più semplice di quel che sembra!