Esiste davvero qualcuno a cui la mortadella non piaccia? Deliziosa da consumare con il pane caldo o in una focaccia, la mortadella rappresenta uno dei salumi più iconici della tradizione culinaria italiana. Fonda le sue origini in terra bolognese e consiste in carne di suino cotta e tritata finemente, mescolata con cubetti di grasso di maiale.
Per renderla ancor più deliziosa, viene spesso arricchita con i pistacchi o con i grani di pepe nero, più raramente la si ritrova con le bacche di mirto. Generalmente, la si consuma durante gli antipasti, ma può rappresentare anche il ripieno di base dei tortellini. Tuttavia, quali sono i suoi valori nutrizionali? Quanta se ne può mangiare effettivamente? Scopriamolo subito:
Mortadella: i valori nutrizionali
Questo insaccato dalla forma cilindrica od ovale, dal colore rosato e dal profumo intenso, possiede tra le 300 e le 320 kcal in ogni 100 grammi di prodotto. Sempre in questo etto di mortadella, ritroviamo anche le proteine ed i grassi, che sono presenti rispettivamente in 15 grammi e in 28 grammi. In particolare, però, di tutti questi grassi totali, 9 sono rappresentati dagli acidi grassi saturi.
Di carboidrati, invece, sono presenti circa 1,5 grammi, mentre di colesterolo circa 60 mg. Al suo interno possiamo ritrovare anche vitamine e sali minerali. In particolar modo, ritroviamo questi elementi: Vitamine del gruppo B (specie B6), vitamine del gruppo C e vitamine del gruppo D. Inoltre, sali minerali come: ferro, magnesio e calcio.
Quanta mortadella si può mangiare?
Una volta capiti i suoi valori nutrizionali, non ci resta che capire quanta se ne può mangiare. È bene specificare che essa può sicuramente far parte di una dieta sana e bilanciata, purché venga consumata con moderazione. Per non compromettere la propria salute, la quantità giusta ricadrebbe sui 50 grammi e, in quanto insaccato, consumata solo occasionalmente. Di seguito gli effetti di un consumo eccessivo:
- Consumo eccessivo di sale;
- Elevato consumo di grassi saturi;
- Aumento del colesterolo;
- Aumento della pressione arteriosa;
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha affermato che gli insaccati, in quanto troppo ricchi di grassi e di sale, andrebbero consumato solo ed esclusivamente in maniera occasionale. Differente il discorso, invece, per gli affettati come il prosciutto cotto e la bresaola, il cui consumo è stato stabilito ad un massimo di due volte a settimana.
La mortadella è senza alcuna ombra di dubbio uno degli alimenti più buoni che ci siano in Italia. Il suo sapore così delicato e la consistenza vellutata fanno innamorare il palato di chiunque. Tuttavia, i suoi valori nutrizionali non devono essere mai sottovalutati ed è proprio per questo che se ne deve fare un consumo moderato!