Il tonno in scatola è assolutamente una delle forme di prodotti scatolati dal maggior successo generale, ed in grado di sviluppare una vera e propria disponibilità di questo importante alimento in modo immediato perchè basta naturalmente aprire la scatoletta e portarla al consumo in pochi minuti. E’ un tipo di prodotto e conservazione che però dividono molto i consumatori.
Eppure esistono tipologie di tonno in scatola che fanno bene, in quanto maggiormente sicure di altre e che riescono consensualmente a restare alla portata di tutti anche dal punto di vista economico, anche se può essere leggermente complicato scegliere in un ambito così complesso e dalla struttura effettiva ricca di tipologie. Quale è in grado di far bene al cuore e colesterolo?
Tonno in scatola, fa bene?
Il tonno in ogni formato e tipologia di scatola, non perde, se adeguatamente scatolato e conservato, le proprietà che lo contraddistinguono a patto di restare nella scadenza programata dal prodotto stesso: per questo motivo va inteso come un prodotto tendenzialmente dalla buona capacità nutrizionale, che la conservazione in scatola non compromette.
Il tonno infatti è molto ricco di proteine, ferro ed altri sali minerali come il magnesio, fosforo e vari gruppi di vitamine, risulta essere naturalmente un pesce ricco di sostanze nutrienti ed essendo questo animale composto per buona parte da muscoli, risulta edibile in buona parte. La versione in scatola viene soprattutto cotta al vapore prima di essere inscatolata.
Quale scegliere
Perchè ha tanti detrattori? E’ il tipo di conservazione che spesso risulta essere presente con varie “aggiunte”, in particolare la provenienza va controllata ma anche il contenuto di sale sotto forma di sodio. Questo elemento serve a migliorare il sapore ma anche e soprattutto per aumentare la capacità di conservazione dell’inscatolamento. Per questo motivo:
- Scegliere un prodotto a basso contenuto di sale
- Optare per varianti pescate con lenze a mano o pescate dalle zone del Pacifico occidentale e centrale, Fao 61, 71 o 81
- Prodotti in vetro
Il pesce rientra in molti casi nella variante di pesce azzurro e viene associato al metilmercurio ossia la variante di mercurio maggiormente presente nei prodotti ittici. Rispetto a quello che molti pensano ma è presente naturalmente nel circolo alimentare del tonno che acquisce parte di questo minerale consumando pesci o altri elementi più piccoli.
Il metilmercurio è dannoso ma il tonno in scatola non ne è una fonte così spiccatamente alta, ma chi soffre di problemi all’apparato immunitario ma anche i soggetti sensibili come le donne incinte non dovrebbero consumare tonno in grandi quantitativi, e non solo quello in scatola. In senso generale il tonno in questa tipologia non va arginato dalla dieta ma usato con responsabilità.