Il vino rosso è uno di quei prodotti anche spesso legati al nostro paese che non smette di essere estremamente divisivo ma anche fornire enormi indizi in fatto di impatto sul nostro organismo, tra chi lo considera mediamente tollerabile e chi invece è più drastico e non è mai pronto a consigliarlo. Spesso infatti gli alimenti dalla lontana provenienza culturale finiscono in questa forma di categoria.
Il vino rosso infatti non contiene solo quello che è formalmente alcol trasformato dalla frutta ma tanti altri elementi, che possono influire sia positivamente ma anche e soprattutto negativamente. Anche se si tratta di una sostanza percepita come “naturale” perchè banalmente la concepiamo come derivante dalla frutta, il vino è molto ricco di sorprese.
Vino rosso, cosa contiene?
Il vino rosso è particolarmente apprezzato da molti, ma non tutti sanno che la colorazione rossa viene ottenuta da alcune tipologie di vite ed uva scura che viene aggiunta anche nella sua forma delle bucce. E’ questa la variante maggiormente corposa e generalmente identificata come particolarmente ricca di nutrienti, nel bene e nel male
Il vino infatti in senso ampio contiene soprattutto acqua, più dell’80 %, il resto è formato da vari elementi come sali minerali (in particolare fluoro, zinco e magnesio), carboidrati provenienti dalla trasformazione della frutta, ed altri elementi in quantità minori oltre ovviamente all’alcol, che viene ottenuto sempre con la trasformazione degli zuccheri dell’uva.
Fa male?
Il problema del vino è esattamente l’alcol, anzi l’etanolo che costituisce ogni forma di alcolico dal punto di vista strutturale presente in ogni bevanda alcolica, nel vino rosso si trova in una percentuale che si aggira tra il 10 ed il 12,5 % condizione che lo rende tendenzialmente poco consigliabile al consumo soprattutto perchè riesce ad impattare negativamente su ogni organo.
- Fegato e reni, gli oragani più colpiti
- Fa male al sistema circolatorio
- Al cervello
Però si può definire il vino un alimento parzialmente tollerabile anche perchè la tolleranza dell’individuo varia, così come i potenziali impatti sulla salute, il vino non fa mai bene neanche quello rosso, che spesso contiene il resveratrolo, un potente antiossidante che fa bene al cuore. Il problema è che è presente in quantità troppo ridotte per essere utile.
Il bicchiere di vino rosso che fa bene quindi è un mito da sfatare, però può considerarsi come un limite tollerabile per gli uomini (che sono più resistenti delle donne ai problemi tipici dovuti all’eccesso di alcolici) se gradiamo goderne ogni tanto, rappresentando quella che viene definita l’unità alcolica. Ricordiamo che ogni vino contiene etanolo nella stessa tipologia, che sia economico o pregiato.