Quando andiamo da un nutrizionista e ci viene chiesto se possiamo fare a meno della pasta la risposta non può che essere negativa, in quanto si tratta di uno dei piatti più apprezzati dagli italiani, ma non solo. Con gli anni questa portata è diventata un grande classico dell’alimentazione ed è per questo che almeno una volta al giorno tutti la consumano.
Potendo scegliere però, dietologi e nutrizionisti consigliano la pasta integrale, in quanto è meno raffinata e ha un più basso indice glicemico. Pare però che questo tipo di pasta possa anche causare dei problemi di colesterolo, al cuore e alla memoria soprattutto se realizzata da una nota marca. Scopriamo insieme di quale stiamo parlando.
Perché bisogna preferire la pasta integrale?
La pasta è un alimento molto importante per la dieta, in quanto è una fonte di carboidrati e riesce quindi a donare moltissima energia all’organismo. La pasta classica è però ricca di zuccheri ed è per questo che potrebbe avere dei risvolti negativi per tutti quelli che soffrono di malattie come il diabete. Anche una persona sana, però, potendo scegliere dovrebbe preferire la pasta integrale.
Quest’ultima viene raccomandata in quanto subisce diversi tipi di lavorazione poiché non viene raffinata, ma tutte le parti del grano sono incluse all’interno della sua composizione. Risulta quindi essere meno calorica e maggiormente ricca di fibre oltre che di proteine. Consumare pasta integrale, inoltre, comporterebbe la riduzione di picchi glicemici.
La pasta integrale fa male: ecco quale evitare
A quanto pare una nota marca di pasta integrale potrebbe riservarci sorprese negative poiché potrebbe avere delle conseguenze piuttosto importanti circa l’accumulo di colesterolo, la qualità della memoria e comporterebbe l’insorgenza di problemi di natura cardiaca. Come possiamo capire se la pasta integrale che stiamo per acquistare e cucinare è buona oppure no? Dobbiamo ricordarci di guardare l’etichetta e verificare:
- La presenza di crusca all’interno della sua composizione
- La presenza di pesticidi
- La citazione di coloranti e conservanti della farina
Quando compriamo la pasta integrale dobbiamo quindi verificare questi piccoli elementi sull’etichetta poiché, laddove non fosse specificata la dicitura “farina integrale di” potrebbe contenere al suo interno anche altri alimenti come ad esempio la crusca. Se poi notiamo la presenza di sigle come E223 o E300 dobbiamo stare molto attenti, perché si tratta di sostanze che servono a preservare la qualità della farina sul lungo periodo.
La presenza di questi ultimi ingredienti dovrebbe poi invitare alla riflessione, in quanto significa che il prodotto che stiamo acquistare non è del tutto naturale e potrebbe essere a sua volta trattato con pesticidi. Tutte queste sostanze finiscono per avere un impatto negativo sulla salute del cuore, sulla memoria e, ovviamente, sulla formazione di colesterolo cattivo.