Non usare mai questa marca di patatine: è tra le più scadenti in commercio

Mangiare patatine confezionate non è quello che possiamo dire un’abitudine salutare; anzi potremmo proprio dire che, in quanto prodotte industrialmente e destinate alla conservazione tramite additivi, risultano essere particolarmente nocive, e tra le principali cause di un’alimentazione scorretta e poco bilanciata. Per questo motivo, sono uno dei primi alimenti da scartare quando si sta cercando di rimettersi in forma.

Il problema non è chiaramente legato tanto allo sgarro di una volta, ma un reiterarsi del consumo delle patatine nel tempo, che non va bene e sopratutto non fa bene all’organismo. In questo articolo vi diremo perché scartarle e come sostituirle in modo semplice e senza grande impegno. Ma vi spiegheremo anche i motivi per cui non sono per niente salutari.

Le patatine confezionate: ecco perché fanno male e come si possono sostituire

Sono uno snack molto popolare, amato da grandi e bambini, soprattutto dai più piccolini, ottime soprattutto per una merenda rapida, da sgranocchiare davanti un film o per ammazzare il tempo; ma in realtà le patatine confezionate non sono per niente un bene per la salute. Innanzitutto perché sono preparate usando degli olii poco sani, che contengono una quantità elevatissima di grassi che aumentano il rischio di malattie cardio-vascolari. C’è anche tantissimo sale, necessario per favorire la conservazione, ed è presente una sostanza che si forma nelle patatine quando vengono fritte ad altissima temperatura: parliamo della acrilammide, una sostanza potenzialmente cancerogena.

A tutto questo si uniscano tutta una serie di motivazioni legate al confezionamento, ovvero la presenza di additivi, aromi artificiali e vari tipi di conservanti che irritano irrimediabilmente l’apparato digerente, favorendo disturbi intestinali importanti, e la mancanza al contrario di nutrienti, come vitamine e minerali, che ovviamente scarseggiano in quasi tutti i prodotti di tipo esclusivamente industriale.

Come allora sostituire il consumo delle patatine confezionate?

Ma come fare ad attirare l’attenzione sopratutto dei piccoli verso alimenti che non siano così nocivi e aiutino invece l’organismo garantendone l’efficienza e una maggiore funzionalità nel tempo? Non è facile, ma si può riuscire perché per fortuna esistono alimenti che sono gustosi e ricchi allo stesso di nutrienti, validissimi per il nostro benessere; ecco di quali cibi parliamo:

  • frutta fresca: mele, banane, arance, e tutti i frutti purché consumate nella stagione di riferimento
  • verdure crude: affascinanti se colorate, come le carote o i pomodorini
  • frutta secca: mandorle, noci e nocciole in primis che sono gustose e molto appetibili per i bimbi
  • popcorn integrali, che sono più leggeri soprattutto se preparati senza burro o sale

Insomma, le alternative valide sono molteplici, basta saper spulciare tra ciò che abbiamo in dispensa e troveremo qualcosa che è decisamente meno calorico e meno problematico rispetto alle patatine confezionate. Tuttavia, resta che ogni tanto concedersi un pacco di patatine sicuramente male non fa, purché non diventi un’abitudine poco sana.

Quindi, sì, è meglio evitare di consumare le patatine confezionate che, a causa dei conservanti, del sale e degli additivi, alla lunga scatenano tutta una serie di problemi legati all’aumento del peso e a problemi cardiovascolari, per non parlare di alcune sostanze che si manifestano dopo la frittura con olii non proprio benefici che alterano la composizione stessa delle patatine confezionate.

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